La Cassazione ha rinviato un caso alla Corte d’ Appello perche’ valuti anche il risarcimento dovuto anche al familiare. Non si puo’ negare il danno solo perché l’assistenza prestata ha natura affettiva: va risarcito, oltre al paziente, anche il sacrificio imposto ai parenti per la necessità di cambiare le proprie abitudini di vita. Cass III Civ n. 28220/2019.