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Le statine posso aiutare a prevenire la demenza
Inserito il 30 novembre 2000 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



BMJ, 18 Novembre – La classe di farmaci che abbassano il colesterolo conosciuta come statine, già ampiamente utilizzata per prevenire cardiopatia e ictus, può anche ridurre il rischio di malattia di Alzheimer, secondo due nuovi studi.
Nel primo studio, che ha utilizzato i dati di 368 practices (= gruppi di medici riuniti come nella nostra medicina di gruppo, N.d.R.) del Regno Unito, i ricercatori hanno confrontato i dati di 284 pazienti con morbo di Alzheimer e altre demenze con 1080 controlli senza demenza. Essi hanno riscontrato che le persone che stavano assumendo statine avevano circa il 70% di probabilità in meno di avere una demenza rispetto a persone a cui non era stata diagnosticata un’iperlipidemia o che stavano assumendo farmaci ipolipemizzanti diversi (Lancet 2000;356:1627-31). Sembra che le statine facciano ben più che abbassare la concentrazione di colesterolo, in quanto i pazienti che prendevano altri farmaci ipolipemizzanti non avevano una significativa riduzione di demenza rispetto ai pazienti senza colesterolo elevato.
Le statine aumentano la concentrazione di nitrossido-sintetasi endoteliale, consentendo alla microcircolazione di essere più flessibile e di incrementare il flusso sanguigno. “Sospettiamo, ma non abbiamo prove, che ciò potrebbe essere in parte responsabile per la riduzione del rischio di demenza che abbaimo osservato nel nostro studio” ha detto il dr Drachman.
Questi riscontri sono supportati dai risultati di un altro studio epidemiologico che è apparso nel numero di ottobre di Archives of Neurology (2000;57:1439-43). Anche questo studio, Del dr Benjamin Wolozin e coll., ha dimostrato che le persone che assumono statine hanno un rischio più basso di sviluppare una malattia di Alzheimer.
Gli scienziati ancora non sanno quale meccanismo sia responsabile per questo risultato. A causa del suo disegno l’ultimo studio non può dare una risposta conclusiva. Per esempio, persone più ricche, più colte, che tendono ad avere un rischio di demenza più basso, possono più verosimilmente assumere farmaci che abbassano il colesterolo.
L’unico modo per stabilire in maniera conclusiva quale meccanismo sia in opera, sarebbe di assegnare in modo casuale le persone ad assumere farmaci che abbassano colesterolo o placebo e seguirli nel tempo per vedere chi sviluppa una demenza.
Scott Gottleib, New York

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