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Mucolitici orali per le riacutizzazioni della pneumopatia cronica ostruttiva
Inserito il 27 maggio 2001 da admin. - pneumologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



Bronchite cronica e pneumopatia cronica ostruttiva sono patologie molto diffuse, specialmente tra i fumatori, che vanno spesso incontro a esacerbazioni con sintomi ingravescenti ed abbondante espettorato mucoso o purulento, con un aumento della morbilità e dei costi per il servizio sanitario nazionale. Questi episodi vengono trattati con antibiotici e/o cortisonici; in molte nazioni europee, ma non nel Regno Unito o in Australasia (gli autori di questa revisione sistematica lavorano all’università di Auckland, Nuova Zelanda) vengono prescritti i mucolitici, con l’idea che essi riducono la frequenza o i sintomi della bronchite cronica. I mucolitici aumentano l’espettorazione riducendo la viscosità o l’ipersecrezione del muco; alcuni sono anche antiossidanti.
Volendo stabilire l’efficacia dei mucolitici, gli autori hanno effettuato una revisione sistematica della letteratura, selezionando, tra più di 400 studi, 23 studi randomizzati, in doppio cieco, controllati versus placebo, nei quali era stato utilizzato un mucolitico per almeno otto settimane. I risultati primari ricercati sono stati il numero di riacutizzazioni e i giorni di malattia, come risultati secondari sono stati considerati gli eventi indesiderati e i parametri di funzione polmonare.
Risultati. In confronto al placebo, il numero di riacutizzazioni nei pazienti che assumevano mucolitici per os era ridotto in modo significativo del 29% (P < 0.0001). Anche il numero di giorni di malattia era significativamente ridotto (P < 0.0001). Non c’erano invece differenze nei due gruppi riguardo i parametri di funzione polmonare e gli eventi indesiderati.
Conclusioni. Nella bronchite cronica e nella pneumopatia cronica ostruttiva il trattamento con farmaci mucolitici provoca una riduzione del numero di riacutizzazioni e di giorni di malattia. Un aspetto da valutare, sia da parte dei medici che da parte dei pazienti, è il costo della terapia mucolitica, considerando la necessità di una somministrazione per almeno tre-sei mesi (anche in Italia i mucolitici sono a carico dei pazienti, N.d.R). Dovendo essere assunti per lunghi periodi, essi potrebbero essere più utili nei pazienti che hanno riacutizzazioni ripetute, prolungate o severe di malattia polmonare cronica ostruttiva.
British Medical Journal, 26 maggio 2001


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