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Nuovo test per diagnosi TBC fattibile e sensibile
Inserito il 02 settembre 2005 da admin. - infettivologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Dimostrata validità nella routine del test QuantiFERON-TB per la diagnosi di tubercolosi latente.

Una ricerca effettuata dal Policlinico di Modena, e diretta dal professor Leonardo Fabbri, ha dimostrato l'utilita' dell'uso clinico di un nuovo test per la diagnosi dell'infezione tubercolare latente, il QuantiFERON-TB Gold che, a differenza del test di Mantoux, si basa sull'identificazione di una molecola (l'interferone gamma) prodotta solo dai linfociti di soggetti infetti. Lo studio modenese ha valutato 318 pazienti non selezionati, confrontando i risultati dei test QuantiFERON-TB e Mantoux per otto mesi.
Dei 318 pazienti testati, 68 (21.4%) hanno dato una risposta indeternabile al QFT-Gold. I risultati indeterminabili significativamente erano più frequenti nei soggetti con test negativo alla tubercolina (28.9% vs. 6.6% nei pazienti tubercolino-positivi; p < 0.0001, 2 test) e in quelli trattati con immunosoppressori (odds ratio, 3.35; 95% IC, 1.84–6.08; p < 0.0001). Dopo aver escluso i risultati indeterminabili la concordanza tra QFT-Gold e tets alla tubercolina è risultata significativamente inferiore nei vaccinati con bacillo di Calmette-Guérin (41.5%) rispetto a quanto osservato nei non vaccinati (80.3%) (p < 0.0001). In 11 pazienti con TBC attiva (5 con conferma colturale), QFT-Gold ha fornito più risultati positivi rispetto al test alla tubercolina (66.7% vs. 33.3%; p = 0.165).

Fonte: American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine 2005; 172: 631-635.

Commento di Luca Puccetti

La tubercolosi è tornata ad essere un problema nei Paesi occidentali. Molto insidiosa e di diagnosi difficile, è l'infezione tubercolare latente, legata ad una condizione di quiescenza del microbatterio tubercolare che può successivamente riattivarsi causando la malattia attiva. La concordanza tra i risultati dei due test oggetto di studio è risultata elevata. Nel complesso, però, il QuantiFERON-TB e' risultato più attendibile del test alla tubercolina che può dare risultati falsamente negativi in persone con sistema immunitario non competente e falsamente positivi in soggetti vaccinati con Bcg (quasi un quinto della casistica). Infine il nuovo test, misurando la risposta del sistema immunitario, permette, pur con alcune limitazioni, di identificare l'infezione anche nei pazienti immunocompromessi, quelli piu' a rischio di complicanze infettive.

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