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La fibrosi epatica può essere esclusa dalla clinica
Inserito il 03 gennaio 2006 da admin. - epatologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Un modello basato su parametri clinici predice l'assenza di una fibrosi significativa nell'epatite B cronica.

Scopo dello studio era valutare quali variabili cliniche e di laboratorio predicono la fibrosi epatica nei pazienti affetti da un'epatite B cronica. Lo studio di coorte, con due gruppi indipendenti di derivazione e validazione è stato effettuato presso l'ospedale Principe di Galles di Hong Kong. Sono stati arruolati 235 pazienti (età media 39 anni, 77% uomini) con una concentrazione di HBV-DNA >105 copie/ml e naive al trattamento. Hanno formato il gruppo di derivazione 150 pazienti e 85 hanno formato il gruppo di validazione. Come riferimento è stata considerata significativa la presenza di fibrosi a ponte o di cirrosi alla biopsia epatica.
Il 26% dei pazienti presentava una fibrosi significativa. Due modelli sensibili per la predizione della fibrosi avevano curve ROC simili, ma un modello è risultato preferibile in quanto comprendeva solo quattro variabili (BMI, bilirubina, albumina e conta piastrinica). Gli Autori concludono che un modello di predizione clinica comprendente l'indice di massa corporea e tre test di laboratorio di routine (bilirubina, albumina e conta piastrinica) è accurato per predire l'assenza di una fibrosi significativa nei pazienti con epatite cronica B.

Commento di Luca Puccetti
La valutazione non invasiva della fibrosi epatica viene effettuata mediante la biopsia epatica, sgradita al paziente, gravata complicanze e costosa. Sarebbe auspicabile pertanto vantaggiosa la sostituzione della biopsia con un marcatore di fibrosi. Esistono tre metodi diversi di valutazione della fibrosi epatica:
1) punteggi basati su parametri di laboratorio e clinici, come la conta piastrinica, l'albumina, la bilirubina, i fattori fibrogenici, la resistenza all'insulina e il BMI;
2) i marcatori di fibrosi in senso stretto, che misurano una parte della matrice extracellulare nel sangue ( pro-collageni, ialuronato, laminina ed altri ancora;
3) la valutazione dell'elasticità del tessuto epatico mediante metodiche ecografiche (Fibroscan).
Gli Autori del presente articolo hanno identificato nel BMI, nella conta piastrinica, nella bilirubina e nell'albumina il set di parametri con cui costruire un sistema per predire la fibrosi epatica dotato di elevato valore predittivo negativo (0,92), ma debole valore predittivo positivo (compreso fra 0,41 e 0,63).
Secondo Juerg Reichen dell'Università di Berna, servirebbe uno studio prospettico di potenza adeguata che metta a confronto i tanti sistemi predittivi proposti. Tuttavia anche il miglior sistema di predizione clinica della fibrosi non potrà mai fornire tutte le informazioni desumibili mediante la biopsia epatica, anche se potrebbe limitarne il ricorso ai casi ove la biopsia fosse indispensabile.

Am J Gastroenterol 2005;100:616-23

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