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Statine e polmonite
Inserito il 19 maggio 2007 da admin. - pneumologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Le statine non sembrano avere un effetto utile nei pazienti ricoverati per polmonite acquisita in comunità.



Il presente studio osservazionale si è proposto di valutare se l'uso di statine riduce la mortalità o la necessità di ricovero in reparti di cure intensive in pazienti ricoverati per polmonte acquisita in comunità.
Sono stati reclutati 3415 pazienti, 624 dei quali (18%) morirono o furono ricoverati in unità di cure intensive (UCI). L'uso delle statine almeno una settimana prima del ricovero o durante il ricovero stesso era associato ad una riduzione del rischio di morte o di ammissione in UCI : 15% vs 19%, odds ratio 0,80, P = 0,15. Dopo aver aggiustato i dati per numerosi fattori di confondimento l'odds ratio cambiava da potenzialmente utile a potenzialmente dannosa (OR 1,10; IC95% 0,76-1,60).
Gli autori concludono che l'uso delle statine non è associato ad una riduzione della mortalità nè dei ricoveri in UCI in pazienti con polmonite. I risultati di precedenti studi che mostrano un beneficio delle statine sulla sepsi probabilmente sono dovuti all'interferenza di fattori di confondimento.

Fonte:
Majumdar SR et al. Statins and outcomes in patients admitted to hospital with community acquired pneumonia: population based prospective cohort study. BMJ 2006 Nov 11; 333:999



Commento di Renato Rossi

Riportiamo questo studio per ribadire ancora una volta quanto sia difficile trarre informazioni affidabili da lavori di tipo osservazionale, dove numerosissimi fattori di confondimento, noti e meno noti, possono inquinare i dati, per quanti sforzi e per quante tecniche possano essere messe in atto per correggerli. Come suggerisce un editorialista commentando lo studio bisogna considerare che, ancorchè i soggetti che assumevano statine fossero più anziani e con più comorbidità rispetto ai non-users, il fatto di aver scelto come end-point anche i ricoveri in UCI può aver portato a sovrastimare l' efficacia delle statine in quanto di solito i pazienti più anziani e con più comorbidità tendono ad essere "protetti" dal ricovero in UCI.
Dal canto nostro notiamo però che, sia che si consideri i dati "bruti" sia che si consideri quelli corretti per fattori confondenti, in realtà il risultato non cambia perchè in entrambi i casi non si è raggiunta la significatività statistica. Il che, almeno se si interpreta lo studio dal punto di vista metodologico, ci porta a concludere che le statine hanno un effetto neutro.
Alcuni studi osservazionali precedenti hanno portato ad ipotizzare che le statine possano avere delle proprietà antinfettive e possano essere utili nella sepsi. In realtà solo studi randomizzati e controllati con casistica adeguata e ad hoc disegnati potrebbero dirci se effettivamente le statine siano o meno efficaci anche contro le infezioni. Per il momento la questione rimane in sospeso.

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