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Le vitamine non servono ai cardiopatici
Inserito il 19 aprile 2009 da admin. - cardiovascolare - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Ancora un RCT che dimostra l'inefficacia delle vitamine nel ridurre gli eventi cardiovascolari e la mortalità.


In questo RCT norvegese sono stati reclutati 3096 pazienti adulti (età media 61,7 anni, 20,5% donne), affetti da coronaropatia o da stenosi valvolare aortica. Quasi il 60% dei pazienti aveva un interessamento di 2 o 3 vasi, oltre l'83% un' angina stabile e quasi il 15% una sindrome coronarica acuta. I partecipanti sono stati randomizzati in 4 gruppi: acido folico (0,8 mg/die) + vitamina B12 (0,4 mg) + vitamina B6 (40 mg/die), acido folico + vitamina B12, vitamina B6, placebo. L'end-point primario era composto da mortalità totale, infarto miocardico non fatale, ospedalizzazione per angina instabile, stroke tromboembolico non fatale.
Le concentrazioni medie di omocisteina si ridussero di circa il 30% dopo un anno nel gruppo trattato con acido folico e vitamina B12. Tuttavia il trial venne interrotto anticipatamente a causa dei risultati preliminare di un altro RCT norvegese che suggerivano un potenziale pericolo degli interventi. Comunque, dopo un follow-up medio di 38 mesi, l'end-point primario non differiva tra i vari gruppi.
Gli autori concludono che non si è riscontrato alcun effetto delle vitamine su mortalità ed eventi cadiovascolari. Le vitamine del gruppo B non dovrebbero essere usate in prevenzione cardiovascolare secondaria.


Fonte:

Ebbing M et al. Mortality and Cardiovascular Events in Patients Treated With Homocysteine-Lowering B Vitamins After Coronary Angiography. A Randomized Controlled Trial.
JAMA. 2008 Aug 20;300:795-804.


Commento di Renato Rossi

Si tratta dell'ennesimo trial che mostra l'inefficacia delle vitamine nel ridurre mortalità ed eventi cardiovascolari [1,2]. Le conclusioni degli autori pertanto sono scontate, ancorchè condivisibili.
Lo studio però permette di fare un'ulteriore considerazione: anche se si aveva una riduzione dell'omocisteina del 30% circa nel gruppo trattato con acido folico e vitamina B12 non si è riusciti ad ottenere alcun impatto sugli eventi clinici. Ancora una prova, se ce ne fosse bisogno, di quanto ingannevole possa essere basare conclusioni su end-point surrogati.


Referenze

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3987
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3505


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