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Dolore persistente dopo chirurgia mammaria
Inserito il 22 giugno 2010 da admin. - chirurgia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Circa metà delle donne sottoposte a chirurgia per cancro mammario lamentano dolore e disturbi sensitivi 2-3 anni dopo l'intervento.


Questo studio si è proposto di determinare la prevalenza ed i fattori associati al dolore cronico persistente dopo intervento di chirurgia mammaria per cancro. Si tratta di uno studio danese di tipo cross sectional su 3.754 donne di età compresa tra 18 e 70 anni.
Il 47% delle pazienti riferiva la presenza di dolore: per il 13% dei casi l'intensità del dolore era di tipo grave, nel 39% dei casi di tipo moderato e nel 48% dei casi di tipo lieve.
I fattori principali che sono risultati associati alla presenza di dolore cronico sono la giovane età (18-39 anni) e la radioterapia adiuvante, ma non la chemioterapia. La probabilità di avere dolore dopo l'intervento era maggiore in caso di dissezione dei linfonodi ascellari rispetto alla dissezione del linfonodo sentinella.
Il rischio di disturbi sensitivi risultava associato alla giovane età (18-39 anni) ed alla dissezione dei linfonodi ascellari.
La presenza di dolore in altre parti del corpo era associata ad un aumento del rischio di dolore in sede di intervento mammario. Il 20% delle pazienti aveva consultato un medico nei tre mesi precedenti la rilevazione a causa di dolore nella sede chirurgica.
Gli autori concludono che il dolore dopo intervento mammario e i disturbi del sensorio persistono da 2 a 3 anni dopo l'intervento e rimangono un problema clinico rilevante.


Fonte:

Gärtner R et al. Prevalence of and Factors Associated With Persistent Pain Following Breast Cancer Surgery. JAMA. 2009 Nov 11;302:1985-1992.



Commento di Renato Rossi

Dopo l'intervento di chirurgia mammaria per cancro può residuare dolore locale in sede chirurgica, a livello del cavo ascellare e del braccio omolaterali, oltre che disturbi sensitivi come parestesie e disestesie. Lo studio recensito in questa pillola evidenzia che si tratta di un problema molto comune perchè interessa circa la metà delle donne operate, con più probabilità di verificarsi nelle pazienti giovani. Altri fattori associati al rischio di sviluppare una sintomatologia dolorosa o disturbi di tipo sensitivo sono la dissezione linfonodale ascellare e la radioterapia adiuvante, un dato, per la verità abbastanza atteso.
I disturbi persistono a lungo, almeno fino a 2-3 anni dall'intervento. Tuttavia è esperienza comune di assistere, in molti casi, ad una loro attenuazione con il passare del tempo.
La patogenesi dei sintomi è molteplice e comprende vari meccanismi di tipo infiammatorio e neuropatico. Ma entrano in gioco anche le caretteristiche della paziente e la sua soglia di sensibilità al dolore, come è documentato dal fatto che i disturbi dopo chirurgia mammaria sono più frequenti nelle donne che lamentano dolore in altre parti del corpo.
La ricerca futura dovrà, da una parte, indirizzarsi verso metodiche chirurgiche e radioterapiche meno invasive in grado di ridurre il rischio di sviluppare tale sindrome e dall'altra verso la ricerca di trattamenti efficaci di tipo farmacologico, fisiatrico e riabilitativo.







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