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Terapia dell'attacco emicranico
Inserito il 15 marzo 2015 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Sono state pubblicate le linee guida dell'American Headache Society sulla gestione dell'attacco acuto emicranico.


La terapia dell'attacco acuto di emicrania attualmente può giovarsi di numerosi farmaci. Per aiutare i medici a scegliere tra le varie opzioni disponibili l'American Headache Society ha elaborato delle linee guida evidence-based pubblicate online dalla rivista Headache.

Sulla base della letteratura esistente gli autori di queste linee guida hanno suddiviso i vari trattamenti dispobili in tre classi:

- classe A: trattamenti che hanno dimostrato di essere efficaci in trals clinici di qualità
- classe B: trattamenti probabilmente efficaci
- classe C: trattamenti possibilmente efficaci

L'elenco dei farmaci disponibili è molto lungo e difficilmente riassumibile nello spazio di una pillola (paracetamolo, FANS, triptani, derivati dell'ergot, antiemetici, oppioidi, corticosteroidi, etc.).
Pertanto si consiglia di far riferimento alle linee guida originali che sono liberamente consultabili. In particolare risulta molto utile una tabella riassuntiva in cui sono citati i vari trattamenti a cui il medico può ricorrere per la terapia dell'attacco emicranico.

Gli autori avvertono però che le linee guida hanno valutato l'efficacia dei farmaci ma non i loro effetti collaterali e gli eventuali rischi associati al loro uso.
Pertanto il trattamento deve essere individualizzato.

Ma cosa vuol dire questo in pratica?
A nostro avviso importanti risultano essere le precedenti esperienze del paziente che può avere una intolleranza verso uno specifico farmaco e/o aver sperimentato l'efficacia di un trattamento rispetto ad un altro. E' quindi essenziale un'attenta anamnesi farmacologica che esplori come sono stati trattati attacchi precedenti.

Infine ci sembra del tutto opportuno ricordare, in accordo con gli autori delle linee guida, che il trattamento risulta tanto più efficace quanto prima viene instaurato.
E'invece esperienza abbastanza comune nella pratica clinica visitare pazienti che aspettano ad assumere il trattamento quando la cefalea diventa molto intensa, nella speranza che la sintomatologia regredisca spontaneamente. E' necessario quindi avvisare che i farmaci vanno assunti subito, appena si avvertono i primi prodromi dell'attacco emicranico. Solo con questo approccio essi potranno dispiegare completamente la loro azione ed essere pienamente efficaci.


Renato Rossi


Bibliografia

Marmura MJ et al. The Acute Treatment of Migraine in Adults: The American Headache Society Evidence Assessment of Migraine Pharmacotherapies. Headache. Pubblicato online il 20 gennaio 2015.



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