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Terapia dell'attacco emicranico in Pronto Soccorso
Inserito il 26 giugno 2016 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Le linee guida dell'American Headache Society hanno determinato quali dovrebbero essere i farmaci di prima scelta nel paziente con attacco emicranico che si reca in Pronto Soccorso.


L'American Headache Society ha elaborato delle linee guida basate sulle evidenze presenti in letteratura per fornire raccomandazioni pratiche sui farmaci di prima scelta da usare in Pronto Soccorso nel paziente con attacco emicranico acuto.

Le linee guida hanno cercato di rispondere essenzialmente a due domande:

1) quale dovrebbe essere il trattamento di prima scelta nei pazienti che si presentano in Pronto Soccorso per un attacco acuto di emicrania?

2) la somministrazione parenterale di corticosteroidi è in grado di ridurre il rischio di recidiva dopo la dimissione dal Pronto Soccorso?

La ricerca effettuata dal panel di esperti che ha redatto le linee guida ha permesso di ritrovare 68 studi clinici randomizzati e controllati, classificati in tre classi in base alla loro qualità.

Le linee guida concludono che la terapia di prima scelta dovrebbe prevedere la somministrazione per via venosa di metoclopramide e proclorperazina oppure di sumatriptan per via sottocutanea.
Il sumatriptan non dovrebbe essere usato nei soggetti che a domicilio nelle precedenti 24 ore hanno assunto un triptano oppure un derivato dell'ergotamina.

Negli RCT esaminati venivano usati anche altri farmaci (paracetamolo o acido acetilsalicilico per via venosa, diclofenac, ketorolac o desketoprofene per via venosa, clorpromazina pe via parenterale, etc.), ma per questi esistono meno evidenze.

Ancora: la somministrazione di desametazone dovrebbe essere presa in considerazione in quanto effettivamente si è dimostrata in grado di ridurre il rischio di recidiva di emicrania.

Infine le linee guida non consigliano morfina iniettiva o idromorfone come farmaci di prima scelta in quanto non ci sono dati sulla loro efficacia e sussitono dubbi circa i possibili effetti a medio e lungo termine del loro uso.


Che dire?

I pazienti con attacco emicranico acuto, spesso dopo aver provato una terapia domiciliare, si recano in Pronto Soccorso per l'aggravarsi e/o il persistere della sintomatologia cefalalgica.

In questi casi viene, di solito, somministrato un trattamento per via parenterale, ma vi è ampia variabilità tra un Pronto Soccorso e l'altro nella scelta dei farmaci.

Le linee guida recensite in questa pillola hanno il merito di fornire al medico dei reparti di Emergenza delle raccomandazioni basate sulle migliori evidenze disponibili.




Renato Rossi



Bibliografia

Orr SL et al. Management of Adults With Acute Migraine in the Emergency
Department: The American Headache Society Evidence Assessment of Parenteral Pharmacotherapies.
Headache. Pubblicato online il 14 giugno 2016.




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