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Uricemia: conta più la genetica della dieta
Inserito il 03 febbraio 2019 da admin. - metabolismo - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio osservazionale suggerisce che sui valori dell'uricemia impatta molto di più la genetica che la dieta.



Nei pazienti affetti da gotta si consiglia una dieta che limiti alcuni alimenti ricchi di purine (per esempio carne, pollamne, aringhe, sardine, acciughe, birra, fagioli, piselli, lenticchie, asparagi, fungi, etc.) mentre altri sono permessi (per esempio pane, pasta, riso, latte, formaggi, uova, etc.).

Tuttavia probabilmente anche osservando una dieta scupolosa si riuscirebbe ad
impattare poco sui valori dell'uricemia.

Lo suggerisce uno studio pubblicato sul BMJ in cui sono stati analizzati 16760 soggetti di 5 coorti diverse [1]. Ai partecipanti era stato determinato il valore dell'uricemia, inoltre era stata effettuata una tipizzazione del genoma. Essi avevano un'età di almeno 18 anni, non presentavano gotta, nefropatie nè assumevano diuretici o farmaci agenti sull'uricemia.

Si è visto che alimenti associati ad un aumento dell'uricemia erano la birra, il vino, gli alcolici, il pollame, la carne e i soft drinks.
Al contrario, l'introduzione di altri alimenti risultava associata ad una riduzione dell'uricemia: per esempio uova, noccioline, cereali, latte scremato, formaggi, margarina, pane integrale e frutta diversa dagli agrumi.

Inoltre tre tipi diversi di dieta (la dieta DASH, la dieta mediterranea e la dieta Healthy Eating) risultavano associati ad una riduzione dei livelli di acido urico.

Tuttavia qualsiasi tipologia di dieta rendeva conto per una variazione minima dell'uricemia (0,3% o inferiore) mentre molto più importanti risultavano le varianti geniche (circa 23,9%).

In conclusione questo studio suggerice che sui valori dell'uricemia incide molto di più la genetica che la dieta.
Questo non significa che nei pazienti affetti da gotta non si debba consigliare la riduzione di alcuni alimenti, senza però aspettarsi che questo comportamento possa davvero influenza in maniera importante i valori dell'uricemia.


Renato Rossi


Bibliografia

Major T et al. Evaluation of the diet wide contribution to serum urate levels: meta-analysis of population based cohorts. BMJ 2018; 363:k3951.






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