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Responsabilita' medica e leggi scientifiche per la Cassazione
Inserito il 29 settembre 2019 da admin. - medicina_legale - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Nel caso di danno conseguente a trattamento medico, al fine di valutare eventuali profili di responsabilita’, occorre valutare se il medico abbia rispettato le leggi scientifiche e le norme generalmente accettate dalla comunita’ scientifica. La Cassazione ne detta i criteri ( n. 26568/2019)

"A quali condizioni può dirsi che un enunciato abbia valenza di legge scientifica?".
La Corte ha ritenuto che i requisiti richiesti siano quattro: la generalità, la controllabilità, il grado di conferma, l'accettazione da parte della comunità scientifica internazionale.


- La generalita’: i casi osservati non devono coincidere con il campo di applicazione della legge, posto che "Se un'asserzione non affermasse nulla di più di quanto venga affermato dalle sue prove, sarebbe assurdo adoperarla per spiegare o per predire qualcosa che non sia già contenuto nelle prove medesime".

- La controllabilita’:
"Una teoria risulta soddisfacente di fatto (e non solo potenzialmente) se supera i controlli più severi" e, quindi, è indispensabile valutarla alla luce dei controlli osservativi e sperimentali.

- Conferma:
Va confermato "un resoconto valutativo dello stato - ad un determinato momento storico - della discussione critica di una teoria, relativamente al suo grado di controllabilità, alla severità dei controlli cui è stata sottoposta e a modo in cui li ha superati".
Sul punto la giurisprudenza statunitense richiamata dalla stessa Corte di cassazione, ha ritenuto una teoria scientifica affidabile se e’ verificabile e sottoposta a tentativi di falsificazione con esito negativo e se se ne conosce il tasso di errore.

- Accettazione della comunita’ scientifica
Si tratta del requisito definito dalla Corte come il più pregnante, la cui rilevanza "è tale da segnare il discrimine tra affermazione e negazione del nesso di causalità".
Va pero’ precisato che "ai fini della ricostruzione del nesso causale, è utilizzabile anche una legge scientifica che non sia unanimemente riconosciuta, essendo sufficiente il ricorso alle acquisizioni maggiormente accolte o generalmente condivise, attesa la diffusa consapevolezza della relatività e mutabilità delle conoscenze scientifiche".

Sono regole abbastanza generiche ed intuitive che pero’ schematizzano in modo maggiormente comprensbile i corretti procedimenti valutativi in ambito di responsabilita’ sanitaria.

Daniele Zamperini

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