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Coronavirus: plasma iperimmune
Inserito il 21 giugno 2020 da admin. - infettivologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio cinese non evidenzia un'efficacia del plasma iperimmune in pazienti cn COVID-19 severa, ma alcune limitazioni rendono questi risultati poco affidabili.


Uno studio cinese [1] ha arruolato 103 pazienti affetti da COVID-19 severa (inclusi soggetti in ventilazione meccanica) randomizzati, in media 30 giorni dall'inizio dei sintomi, a ricevere una trasfusione di plasma iperimmune associata a terapia usuale oppure a terapia usuale solamente.
Un miglioramento clinico si ebbe, entro 28 giorni dalla somministrazione, nel 52% dei soggetti trattati con plasma e nel 43% del gruppo controllo (differenza non statisticamente significativa).
Anche la mortalità a 28 non differiva tra i due gruppi: 15,7% versus 24% (p = 0,30)

Il plasma iperimmune quindi non funziona?

Non lo possiamo dire. Infatti lo studio era stato pianificato per arruolare 200 pazienti, ma è stato interrotto anticipatamente perchè ormai l'epidemia era sotto controllo e non vi erano più pazienti idonei da arruolare.
In altre parole lo studio non aveva più la potenza statistica inizialmente calcolata per evidenziare una differenza tra i due gruppi.
Inoltre va osservato che il plasma è stato somministrato in media 30 giorni dall'inizio dei sintomi, per cui non è noto se una somministrazione più precoce avrebbe portato a risultati diversi.

Infine, come fa notare un editoriale di accompagnamento [2], un'analisi per sottogruppi mostra dei benefici nei pazienti con malattia severa (ma non in quelli con forme gravissime pericolose per la vita): un miglioramento clinico a 28 giorni era evidente nel 91% dei pazienti trattati con plasma e nel 68% circa del gruppo controllo (p = 0,03).
Inoltre anche se statisticamente la differenza non era significativa la mortalità a 28 giorni (endpoint secondario) mostrava un trend più favorevole nel gruppo trattato.

Tutte queste osservazioni portano ad una conclusione che ormai è divenuta quasi una prassi: necessitano ulteriori studi.

La ricerca continua.


Renato Rossi



Bibliografia

1. Li L et al. Effect of Convalescent Plasma Therapy on Time to Clinical Improvement in Patients With Severe and Life-threatining COVID-19. A randomized Clinical Trial.
JAMA. Pubblicato online il 3 giugno 2020.

2. Casadevall A et al. A Randomized Trial of Convalescent Plasma for COVID-19 - Potentially Hopeful Signals. JAMA. Pubblicato online il 3 giugno 2020.


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