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FAKE- NEWS n. 4- GUIDA PER IL LETTORE INDIFESO
Inserito il 21 febbraio 2021 da admin. - Medicina digitale - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



Nelle precedenti pillole abbiamo illustrato la maliziosa raffinatezza con la quale organizzazioni occulte raccolgono notizie cruciali su milioni di fruitori del web e le utilizzano per molteplici scopi non certo "altruistici". Nel contempo abbiamo evidenziato come pochissime istituzioni pubbliche si siano occupate del problema, ma per fortuna parecchi gruppi di ricercatori, preparati e determinati,hanno elaborato strumenti efficaci di individuazione e di contenimento delle fake news e di varie modalità di “persuasione occulta.”
E’ interessante ricordare come nel web vi siano siti no-profit dedicati alla individuazione delle fake-news, compito tanto difficile ed ingrato da suscitare ostilità e reazioni che hanno costretto alla chiusura uno dei siti più noti, ovvero “fake-news-net”. Resistono per ora “liar”e “polifact”(1,2)in lingua inglese e “bufale” e “facta”in Italiano(3,4). Un sito di grande valore, dedicato al paranormale ed alle pseudoscienze è quello del Cicap(5).
In questa pillola ci baseremo su varie ricerche ed alcuni testi(6,7), per suggerire ai lettori una guida critica contro notizie false od artatamente manipolate.
Dalle pillole precedenti ricordiamo come qualsiasi nostra espressione nel web, dal semplice “ I like” alla partecipazione ad una conversazione, ai messaggi scherzosi, agli sfoghi momentanei, alle riflessioni profonde, siano spesso registrate e catalogate in griglie multidimensionali finalizzate ad indagare le caratteristiche della nostra personalità, il tono emozionale del messaggio , le nostre presumibili capacità intellettuali,le competenze linguistiche,la cultura, le idee, le credenze l'etica, la religiosità, lo status socio-economico eccetera.
Dato che non vi è alcuna ragione logica per aprire cuore mente e confessare fantasie e progetti alle eminenze occulte del web, il primo fondamentale consiglio è di lasciare meno tracce possibili di noi nel web: non solo da ciò che scriviamo ma anche da una semplice foto chi possiede software adeguati è in grado di ricavare notizie utili e spesso affidabili.
In ogni caso i “persuasori occulti” riusciranno ad avere comunque alcune notizie di noi, traendole dall’elenco dei siti che visitiamo, dei download che effettuiamo degli acquisti che facciamo.
E’ quindi probabile che oltre alle migliaia di spam, verso le quali abbiamo sviluppato gli anticorpi, riceviamo messaggi personalizzati da mittenti non ben conosciuti che tuttavia suscitano in noi qualcosa di positivo.
In questi casi mettiamo in atto il secondo fondamentale consiglio: quando un messaggio da un mittente non ben conosciuto suscita in noi sentimenti positivi fermiamoci a riflettere ed analizziamo lucidamente il messaggio: chiediamoci perché ci hanno inviato quel messaggio e quali potrebbero essere gli obiettivi del mittente.
Fake News: GUIDA SINTETICA

1)Assumiamo sistematicamente la posizione mentale del “dubbio costruttivo” cartesiano,ovvero della critica ma anche della autocritica: individueremo limiti ed imperfezioni che potranno migliorare noi e tutti coloro che accettano le nostre osservazioni critiche.

2) I contenuti che ci vengono proposti nei vari media suscitano spesso in noi dapprima uno stato emotivo e poi alcune riflessioni. Analizziamo sistematicamente i nostri stati emotivi: diffidiamo di tutto ciò che ci coinvolge troppo o che suscita forti reazioni di rifiuto ; in ambedue i casi questi diversi stati emotivi potranno condurre a bias cognitivi importanti e quindi ad errori di valutazione.

3) A questo punto siamo mentalmente pronti per una analisi linguistica e semantica del testo. Non ci scoraggiamo per il fatto di non essere esperti sul linguaggio: abbiamo moltissimo da imparare, ma quel poco che conosciamo può essere sufficiente per smascherare alcuni grossolani inganni. In ogni caso non dobbiamo scrivere un saggio ma semplicemente decidere se credere in ciò che leggiamo…

4)Il linguaggio che adotta chiunque scriva dovrebbe essere quanto più possibile chiaro, univoco e comprensibile; frasi oscure, lunghe, contorte vanno accolte con scetticismo. Anche i concetti più complessi possono essere espressi con grande chiarezza utilizzando gli strumenti più adeguati, ad esempio il linguaggio matematico, che non è semplice ma è sempre verificabile e confutabile.

5)Esaminiamo il contenuto e il significato del messaggio e della informazione (analisi semantica). Cosa ci vuole trasmettere chi scrive? Come presenta le sue argomentazioni? Quello che viene proposto aggiunge qualcosa di utile a ciò che sappiamo?

6) Infine: le affermazioni di chi scrive possono essere verificate, confermate e soprattutto smentite? Ricordiamo L'importante principio di “falsificabilità” di Popper: una affermazione che non possa essere verificata, confermata od eventualmente smentita non ci porta nulla di nuovo…
Per ulteriori approfondimenti leggi il testo e le pillole precedenti

Veniamo ora all'esame delle notizie che leggiamo nel web: come e quando sospettare una fake news? Abbiamo visto che i software più perfezionati di individuazione delle bufale e dei processi di persuasione occulta analizzano molto approfonditamente le emozioni ed il linguaggio: noi non possiamo certo usare Word2vec ( vedi pillola n.2), ma se impariamo ad effettuare una nostra sistematica indagine del contenuto emozionale di ciò che stiamo leggendo, ovvero delle emozioni che suscita nel lettore, ed in parallelo analizziamo il linguaggio che in quella circostanza viene utilizzato potremo acquisire una visione lucida, realistica ed approfondita di ciò che ci viene proposto.
Effettuiamo una nostra analisi linguistica delle notizie: anche se non possediamo competenze approfondite, siamo tuttavia in grado di valutare la chiarezza dei concetti e l'eventuale uso di espressioni confuse, equivoche, polivalenti.
Un grandissimo esperto di logica e linguaggio, Ludwig Wittgenstein, ci ha insegnato che un linguaggio confuso è sempre un linguaggio equivoco: ciò che si conosce può sempre essere espresso con chiarezza, anche se a volte con passaggi lunghi e complessi ( ma non confusi!). Nel contempo è opportuno diffidare delle argomentazioni che fanno leva sul buon senso e sulle emozioni: le soluzioni semplici dei problemi complessi sono sistematicamente sbagliate.
Quindi la tecnica migliore è quella di effettuare una prima lettura lasciandoci trasportare da ciò che leggiamo: analizzeremo poi le emozioni che proviamo e ci chiederemo se siano adeguate e giustificate dai dati di realtà o se forse non siano frutto di abile maliziosa retorica. Ricordiamo che chi scrive coinvolgendo emotivamente il lettore ha spesso un secondo fine!!!


Conclusioni

La verità esiste, non è un'opinione, non è soggettiva ed è un punto di arrivo e non di partenza. La civiltà occidentale dibatte da circa 3 millenni sulla verità ma da circa 3 secoli grazie a sublimi pensatori quali Kant,Tarsky e Popper sappiamo che la verità esiste è che non è altro che “ciò che corrisponde ai fatti” ovvero ciò che in ambito scientifico chiamiamo “conclusioni basate sulle prove”.
Alcuni filosofi contemporanei hanno proposto una splendida metafora sulla ricerca della verità, che può essere immaginata come una scalata verso un’ alta vetta avvolta dalle nubi: la vetta, ovvero la verità è un obiettivo che forse non raggiungeremo mai o che potremmo anche raggiungere senza averne la certezza visto che siamo immersi costantemente nelle nubi…
Tuttavia se non la cerchiamo, se la verità non sarà costantemente il nostro obiettivo saremo condannati a camminare nel fango della palude!



Riccardo De Gobbi e Giampaolo Collecchia



Bibliografia

1) http://www.towardsdatascience.com/identifying-fake-news-the-liar-dataset-713eca8af6ac
2) http://www.politifact.com/
3) http://www.bufale.net/
4) http://facta.news/chi-siamo/
5) http://cicap.org/n/index.php
6) Laura Nota: La passione per la verità Franco Angeli Ed.Milano 2019
7) Giuseppe Riva: Fake news. Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità Il Mulino Ed. Bologna 2018


Per approfondire:
Collecchia G. De Gobbi R.: Intelligenza Artificiale e Medicina Digitale. Una guida critica. Il Pensiero Scientifico Ed. Roma 2020
http://pensiero.it/catalogo/libri/pubblico/intelligenza-artificiale-e-medicina-digitale









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