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Per i bambini nel periodo Covid: CORONARINO VIRUS MONELLINO Parte 1
Inserito il 15 novembre 2023 da admin. - professione - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

La Medicina Narrativa nel sostegno ai bambini fragili durante la pandemia: il Progetto CORONARINO

La pandemia da virus Sars-Cov-19 (c.d. “Covid”) dagli inizi dell’anno 2020 ha influenzato notevolmente le nostre vite e gli effetti a lungo termine sono ancora tuttora visibili.

Le misure restrittive implementate dai vari governi nazionali hanno determinato tra le altre cose la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e l’istituzione della Didattica a Distanza (DAD). I bambini e gli adolescenti si sono trovati a gestire l’impatto psicologico della pandemia e contemporaneamente hanno dovuto riadattare le loro relazioni e la modalità di apprendimento.

È stato registrato conseguenzialmente un aumento dei sintomi da Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD), depressione e ansia (14) e rischio suicidario (15). I bambini e gli adolescenti hanno vissuto un prolungato stato di isolamento fisico dai loro coetanei, insegnanti, famiglie allargate e reti comunitarie (5).

I periodi senza la scuola sono stati associati ad una ridotta attività fisica, più tempo di fronte allo schermo, sonno irregolare e dieta meno appropriata. Ci sono reciproche interazioni tra la maturazione del cervello e l’ambiente socio-relazionale e l’isolamento patito potrebbe avere una influenza sull’esordio di disturbi psichiatrici in adolescenza (15).

Alcuni Autori hanno sottolineato che la delicata transizione verso l’età adulta rende gli adolescenti più vulnerabili. I primi studi sulla salute mentale (14) degli adolescenti hanno mostrato che il lockdown e le preoccupazioni relative al “Covid” sono fattori di stress, così come l’aumento della violenza intrafamiliare associata al confinamento. Le morti improvvise dovute a “Covid” sarebbero inoltre possibili fattori scatenanti i sintomi psichiatrici correlati al lutto, traumi e depressione per i bambini e soprattutto per gli adolescenti. (14).

Durante la pandemia bambini e adolescenti hanno sperimentato ansia per una minaccia alla salute e minacce all’occupazione/reddito familiare (12). I fattori di rischio principali sono sembrati essere la pregressa storia psichiatrica, il genere femminile e vivere in una famiglia di status economico basso (12).
La letteratura ha sottolineato che, sebbene i soggetti in età evolutiva non siano stati colpiti dall’infezione in modo clinicamente grave (13), l’impatto psicologico è stato intenso.

OBIETTIVO
Creare un dialogo libero, aperto, ma adeguato ai bambini riguardo il Coronavirus, proponendolo in una maniera efficace e ludica, facendo esplorare e riconoscere sia le emozioni negative sia i risvolti positivi e soggettivi nei piccoli. Strutturare un progetto finalizzato al raggiungimento di tale obiettivo utilizzando gli strumenti propri della Medicina Narrativa.

Il PROGETTO DI CORONARINO IL VIRUS MONELLINO
Nel complesso quadro pandemico succitato, nel tentativo di contenere gli effetti verificatesi nel post pandemia, è stato sviluppato il Progetto “Coronarino il Virus Monellino” che ha affrontato gli effetti dell’onda d’urto emotiva connesse alla pandemia da “Covid”, nel sistema scolastico e nel sistema familiare, con particolare riferimento alla delicata condizione dei bambini dai quattro ai dieci anni.
Per la realizzazione del Progetto è stato creato un pupazzo chiamato “Coronarino” rappresentativo il virus del “Covid”. Ciò ha consentito ai bambini partecipanti all’esperienza, nella rete relazionale del gruppo classe, di interagire, di sperimentarsi e di comunicare simbolicamente, tramite il gioco tra pari, con la causa prima della drammatica pandemia.
I bambini hanno raccontato di sé, i propri vissuti, le paure e i propri aspetti di vita personali e familiari direttamente con il pupazzo, che ha risposto in rima o con l’uso della filastrocca, determinando un dialogo chiaro e a “misura di bambino”.

L’intervento concreto, che descriveremo più avanti, è stato svolto prevalentemente on line, sulle piattaforme DAD, durante il “lockdown”.
Il progetto è stato sviluppato coerentemente all’impianto teorico di riferimento alla medicina narrativa (7), applicata ai contesti istituzionali. Gli Autori hanno individuato il gruppo-classe come terminale elettivo per l’implementazione delle procedure preventive, luogo primo di risorsa rigenerativa di tutto il sistema scolastico.

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Attraverso l’utilizzo del gioco dei bambini con il pupazzo “Coronarino”, nell’area di condivisione del gruppo-classe, è stato attivato un circuito virtuoso di riverberi trasformativi nella rete relazionale intra e intersistemica con una progressiva emersione di spazi dei legami più liberi sia di mentalizzare gli intensi vissuti angosciosi e rabbiosi, sia di condivisione evolutiva dell’esperienza.

Bambini coinvolti
• Maschi 66
• Femmine 77
• Totale 143
Divisi tra le 5 classi elementari

Territorio di riferimento: Vesuviano e comuni del Vesuviano,
Durata complessiva dell’intervento: da ottobre 2020 a giugno 2021
Numero incontri per classe: 4
La partecipazione al progetto dei minori è stata resa possibile grazie alla liberatoria richiesta e ottenuta dalle famiglie.


La realizzazione del progetto ha tenuto conto del recente orientamento narrativo presente nell’epistemologia della medicina narrativa (5), organizzando le procedure d’intervento con i bambini, nel flusso condiviso del raccontare e del raccontarsi e approdando a:
• costruzioni spontanee di diversificate narrazioni dell’esperienza connessa al lockdown;
• processi di mentalizzazione dell’esperienza stessa;
• condivisione delle stesse;
• gestione emotiva all’interno della dimensione comunitaria del gruppo classe.
Le famiglie e i sistemi scolastici coinvolti hanno acquisito:
• maggiore conoscenza;
• modalità comunicative più fluide;
• rinnovate spinte morfogenetiche che hanno consentito un efficace contenimento del disorientamento, dell’angoscia, della paura e della rabbia esitate come effetti devastanti dalla condizione pandemica.


Ascione Annamaria
Psicologo clinico - Psicoterapeuta - ASSIMEFAC (Associazione Società Scientifica Medicina di Famiglia e Comunità) - Membro Comitato Tecnico Scientifico.

Alfano Vincenza
Medico e Psichiatra - ASL NA 3 Sud


Continua nella seconda parte.
L'articolo completo, in inglese. e' consultabile anche su
https://www.mkscienceset.com/articles_file/586-_article1699092272.pdf

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