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UN'AVVENTURA ESTIVA - PARTE PRIMA
Inserito il 18 dicembre 2023 da admin. - Narrativa - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

In esclusiva per i lettori un breve racconto in tre parti di un’epoca che ormai non c’è più.
Buona lettura

Renato Rossi

Alla fine dell’anno scolastico Carlo, il protagonista della nostra storia, era stato promosso in quinta liceo scientifico. E non crediate che fosse passato per il rotto della cuffia. Vi informo anzi che aveva una bella media del sette. Lui ne era sicuro, solo il suo vecchio ci credeva poco, che fosse promosso intendo, secondo la sua personale opinione non studiava. Non è che avesse tutti i torti, sui libri il figlio non ci perdeva di sicuro la notte, ma a scuola gli veniva tutto abbastanza facile.
I più curiosi di voi adesso vorranno sapere in che epoca siamo. Vi accontento subito: siamo a Padova alla metà degli anni settanta del ventesimo secolo. Era un periodo turbolento della vita politica italiana con la crisi economica, gli atti di terrorismo, le manifestazioni di piazza, le occupazioni studentesche con interruzioni delle lezioni, le cariche della polizia. La situazione era tale che portò al compromesso storico tra la Democrazia Cristiana di Moro e il Partito Comunista di Berlinguer.
Il nostro protagonista, però, come del resto molti altri ragazzi della sua età, evitava la confusione e le situazioni pericolose. Nel suo liceo c’erano stati alcuni episodi di contestazione e le aule erano state occupate dagli studenti. Il tutto si risolveva con discorsi che Carlo giudicava privi di realismo se non addirittura qualunquisti. Insomma, solo un’occasione per saltare le lezioni.
Considerate che aveva compiuto i diciotto anni a gennaio e le sue priorità erano: 1. finire il liceo e andare all’università, 2. prendere la patente e 3. rimorchiare le ragazze. Le priorità non erano necessariamente in tale ordine. Le ragazze erano la priorità per eccellenza, la numero uno per definizione. A quell’età il corpo maschile è sotto una tempesta ormonale vera e propria e produce testosterone in quantità industriali con lo scopo evidente di assicurare la continuità della specie. Quindi Carlo non aveva tutti i torti a mettere le ragazze al primo posto. Rientrava nell’ordine stabilito dalla natura.
A pari merito veniva la patente. Il perché lo capite senza che ve lo spieghi: se hai la patente è più facile ammaliare qualche bella rappresentante del gentil sesso. Semplice no? La patente riuscì a prenderla a forza di insistere con suo padre. Da privatista però perché non c’era molto da scialare, essendo il vecchio l’unico che portava a casa la pagnotta.
Naturalmente finire il liceo, andare all’università e laurearsi erano un obiettivo lontano nel tempo e giustamente meritava l’ultima posizione Certo rispettabile, perché prima o poi avrebbe pur dovuto guadagnarsi il pane, non poteva gravare sul padre sine die. Questo è lapalissiano come il fatto che il giorno ha la luce e la notte è oscura.
Della compagnia faceva parte Valerio che aveva due anni più di Carlo ma frequentavano la stessa classe essendo lui ripetente, anzi pluri-ripetente. Lo avevano bocciato sia in prima che in seconda, ma la testa di suo padre era più dura di un sasso e l’aveva costretto a insistere, tanto che in terza e quarta era passato, grazie forse a Sant’Antonio da Padova.
Poi c’era Paolo, un ragazzone grande e grosso, capelli biondi un po’ lunghi sul collo e gli occhi segnati da due sopracciglia scure che contrastavano con il colore dei capelli tanto che si poteva pensare li tingesse.
Per quanto riguarda le ragazze, quello era un altro discorso, un po’ più complicato. Con quelle non era così
facile a quei tempi e quei poveri ragazzi dovevano faticare, non come oggi che cominciano già a dodici anni.
Conquistare una ragazza non era cosa da tutti i giorni. Dite che non è vero, che forse allora c’era più libertà di adesso? Non so che film abbiate visto voi, ma quello che visse Carlo è questo e il vostro narratore non può certo cambiarlo. Suo compito è riferire fedelmente i fatti.

(continua nella prossima pillola)


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