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La prognosi del tumore mammario può dipendere da un gene
Inserito il 30 giugno 2000 da admin. - oncologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



Un anomalia genetica sul cromosoma 11 può favorire la metastatizzazione dei tumori mammari
07.06.2000 (Le Scienze) - La pericolosità di un tumore mammario dipende dalla sua tendenza a diffondersi ad altri tessuti. In assenza di metastatizzazione, esso è curabile in più del 90 per cento dei casi. Un gruppo di patologi della Pennsylvania State University e della University of North Carolina ha pubblicato su "Cancer Research" i risultati di una ricerca che potrebbe rivoluzionare la prognosi dei tumori mammari più maligni e invasivi. Dopo quattro anni di intenso lavoro, essi sono riusciti a identificare il gene il cui malfunzionamento sarebbe responsabile della diffusione metastatica.
Da tempo si conosceva l'esistenza di un'associazione tra l'evoluzione infausta della malattia e un'anomalia a carico del cromosoma 11. Ora l'individuazione e la localizzazione all'interno del cromosoma del gene BRMS1 offre nuove prospettive per la comprensione dei meccanismi che governano la progressione neoplastica e per l'approccio terapeutico alle pazienti portatrici dell'alterazione genetica.
Il ruolo del BRMS1 è stato studiato, oltre che in esperimenti su animali, anche nelle cellule umane in coltura: la funzione del gene è quella di inibire la diffusione delle cellule tumorali. Secondo le osservazioni dei ricercatori, il meccanismo attraverso il quale si esercita questa soppressione ha a che fare con la comunicazione tra le cellule della neoformazione primaria; il BRMS1 è probabilmente coinvolto nel mantenimento di questa comunicazione, che consente alle cellule di regolare reciprocamente il proprio ritmo di replicazione. Il gene normalmente funzionante ha impedito la metastatizzazione delle cellule tumorali nei topi e ha inibito al 70-75 per cento le due linee cellulari coltivate.
Ulteriori approfondimenti sull'attività del gene saranno necessari per chiarire i dettagli del suo funzionamento e le sue eventuali interazioni con altri geni che svolgono un'azione analoga in altri tipi di neoplasie.
www.scienze.it

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