Il rimonabant provoca una perdita media di circa il 5% del peso iniziale ma sono necessari ulteriori studi per trarre conclusioni definitive sul suo profilo di efficacia e sicurezza.

Secondo una revisione Cochrane il rimonabant è modestamente efficace nell'aiutare i pazienti obesi a perdere peso (all'incirca si ottiene, mediamente, una perdita del 5% del peso iniziale).
Gli autori della meta-analisi ammettono che tale risultato potrebbe portare, almeno potenzialmente, a benefici clinici, ma molti dubbi rimangono ancora irrisolti. Intanto la qualità degli studi ritrovati (RIO-North America, RIO diabetes, RIO Lipid e RIO Europa) presenta delle pecche. Per esempio in alcuni casi non era riportata la metodica di randomizzazione, in altri non si sa come è stata ottenuta la cecità, solo uno studio riportava la potenza statistica calcolata; inoltre per quanto riguarda i pazienti persi al follow-up non sappiamo se essi hanno abbandonato gli studi per effetti avversi oppure per inefficacia del farmaco.
Tutti questi fattori possono interferire con l'analisi dei risultati e portare a bias interpretativi. Vi è da notare poi che non sappiamo quanto a lungo si possa mantenere nel tempo la perdita di peso ottenuta, senza contare che la meta-analisi ha dimostrato che il farmaco aumentava il numero di effetti avversi rispetto al placebo del 37% (RR 1,37; IC95% 1,04-1,80).
Gli autori concludono che prima di poter trarre conclusioni definitive su questo nuovo farmaco sono necessari studi rigorosi e con follow-up esteso e che si prolunghi oltre la fine del trattamento.

Fonte:
Curioni C et al. Rimonabant for overweight or obesity. Cochrane Database Syst Rev 2006;(4):CD006162. DOI: 10.1002/14651858.CD006162.pub2. Sito Internet: http://www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/clsysrev/articles/CD006162/frame.html
Accesso del 20 ottobre 2006.


Commento di Renato Rossi

Le conclusioni di questa revisione delle evidenze finora disponibili per il rimonabant sono sostanzialmente in linea con quanto si scrisse a suo tempo e a cui si rimanda [1,2,3]

Bibliografia
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2117
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2317
3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1695