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Interazione PPI/clopidogrel: clinicamente ininfluente.

Categoria : gastroenterologia
Data : 23 settembre 2012
Autore : admin

Intestazione :

Uno studio osservazionale conferma quanto evidenziato dal COGENT: l'interazione tra clopidogrel e PPI non riveste importanza clinica particolare.



Testo :

Interazione PPI/clopidogrel: non importante

L'osservazione in vitro che gli inibitori di pompa protonica riducono l'attività antiaggregante del clopidogrel ha portato a ipotizzare che l'associazione di questi due farmaci possa essere responsabile di un aumento degli eventi trombotici.
In effetti i primi studi osservazionali avevano in parte avvalorato questa tesi, ma in seguito altri l'avevano smentita.
Trattandosi però di evidenze di tipo osservazionale rimaneva sempre il dubbio, finché uno studio randomizzato e controllato, lo studio COGENT, aveva dimostrato che l'associazione tra omeprazolo e clopidogrel non era associata ad un aumento del rischio di eventi cardiovascolari.
Un documento di consenso, dopo aver esaminato la letteratura disponibile, concludeva che nei soggetti che assumono clopidogrel, se si ritiene necessaria una gastroprotezione, si possono usare sia gli H2 bloccanti che gli inibitori di pompa.
Del problema ci siamo già occupati in passato in numerose pillole, alle quali si rimanda [1,2,3,4].

Ad assolvere l'associazione, se ce ne fosse bisogno, arriva ora uno studio di tipo osservazionale [5] effettuato nel Regno Unito, in cui sono stati valutati i dati di circa 24.000 pazienti affetti da sindrome coronarica acuta trattati con ASA e clopidogrel, seguiti per circa un anno. Un inibitore di pompa protonica era stato usato da circa il 50% dei soggetti.
Si è visto che nei pazienti che assumevano, oltre agli antiaggreganti, anche l'inibitore di pompa il rischio di mortalità o di infarto miocardico era più elevato (11% versus 8%), tuttavia questa differenza scompariva dopo che gli autori avevano corretto i risultati per i possibili fattori di confondimento.

Insomma, per dirla alla maniera di Shakespeare, sembra che si sia fatto molto rumore per nulla e che l'eventuale interazione tra clopidogrel e PPI, pur possibile in vitro, non abbia un impatto clinico importante.

Senz'altro una buona notizia sia per i medici che per i pazienti. Gli antiaggreganti, soprattutto se in combinazione tra loro, in alcuni pazienti aumentano il rischio di sanguinamenti gastrointestinali. Sapere di poter usare in sicurezza una classe di farmaci in grado di ridurre tale rischio è senza dubbio tranquillizzante.


Renato Rossi


Bibliografia

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5142

2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5123

3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4810

4. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4775

5. Ian J Douglas IJ et al. Clopidogrel and interaction with proton pump inhibitors: comparison between cohort and within person study designs. BMJ 2012; 345:e4388








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