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DIABETE E INCIDENTI AUTOMOBILISTICI NEGLI ANZIANI

Categoria : metabolismo
Data : 30 marzo 1999
Autore : admin

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Testo :

Il diabete è una delle poche condizioni per le quali esistono limitazioni o divieti alla possibilità di guidare, specie in riferimento alla guida di autoveicoli commerciali [In Italia il Ministero dei Trasporti con decreto del 16 ottobre 1998 ha stabilito che “la patente di guida può essere rilasciata o rinnovata al candidato o conducente colpito da diabete mellito, con parere di un medico autorizzato e regolare controllo medico specifico per ogni caso” con l'esclusione dei diabetici insulino-dipendenti. Infatti “La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata al candidato o conducente di questo gruppo colpito da diabete mellito che necessiti di un trattamento con insulina, salvo casi eccezionali debitamente giustificati dal parere di un medico autorizzato e con controllo medico regolare”. Una circolare del 22 gennaio 1999 ha poi precisato che quest'ultima disposizione “si applica esclusivamente alle patenti di guida del gruppo 2, ossia alle categorie superiori (C, C1, D, D1,E)” quindi non alla categoria B. (N.d.A.)]
L'obiettivo dello studio è stato valutare l'associazione tra il diabete e le sue complicanze e gli incidenti automobilistici “per colpa” nei guidatori anziani. Si tratta di uno studio di popolazione di tipo caso-controllo. Tra tutti i soggetti residenti a Mobile County, Alabama (U.S.A.) di età ³ 65 anni (39.687 persone) sono stati considerati 1906 soggetti che nel corso del 1996 hanno avuto un incidente automobilistico. Di questi, 560 sono stati selezionati in modo casuale per essere intervistati telefonicamente. 447 (79.7%) hanno partecipato, 84 (15%) hanno rifiutato di partecipare, 24 (4.2%) non hanno potuto continuare l'intervista a causa di impedimenti vari, e 6 (1%) erano deceduti al momento della tentata intervista. I partecipanti non differivano per età e sesso dai non partecipanti. 249 dei 447 soggetti (56%) che avevano avuto un incidente erano almeno parzialmente colpevoli (secondo i dati tratti dai files del Dipartimento di Pubblica Sicurezza). I rimanenti, ossia i non colpevoli, sono stati presi come primo gruppo di controllo. Un secondo gruppo di controllo è stato composto selezionando in modo casuale 613 guidatori non coinvolti in incidenti automobilistici. Le interviste telefoniche sono state effettuate da intervistatori esperti che erano “ciechi” in relazione allo status del caso. Oltre ad informazioni demografiche standard (età, sesso, razza, stato civile, scolarità) sono state raccolte informazioni sul diabete, altre condizioni mediche, terapie, abitudini di guida e funzione visiva. I soggetti che riferivano diabete venivano interrogati anche sulla durata della malattia, la severità (per esempio, frequenza di episodi di iperglicemia/ipoglicemia), la terapia (ipoglicemizzanti orali, insulina), e sui sintomi (per es. vertigini, pollachiuria). A questi soggetti veniva anche chiesto se un medico, o infermiere o altro operatore sanitario avesse loro detto che avevano una neuropatia o una retinopatia. In generale non c'è stata associazione tra diabete e incidenti colposi. L'Odds Ratio per diabete è stata di 1.1 (C.I. 0.7-1.9) quando i soggetti del caso sono stati confrontati con entrambi i gruppi di controllo. Tuttavia, l'Odds Ratio per diabete è stata di 2.5 (C.I. 0.9-7.2) tra soggetti che erano stati coinvolti in un incidente nei quattro anni precedenti il 1996, mentre è stata di solo 0.9 (C.I. 0.5-1.7) tra quelli che non lo erano stati. Non c'è stata evidenza di associazione tra tipo di terapia e coinvolgimento colposo in un incidente. Nei soggetti in esame c'era una frequenza maggiore di neuropatia (Odds Ratio 2.4), comunque non significativa (P = 0.25), in confronto con entrambi i gruppi di controllo, mentre la retinopatia non era associata ad un aumento del rischio di incidenti. In conclusione, questo studio non fornisce prove che i guidatori anziani affetti da diabete siano a maggior rischio di incidenti automobilistici. Rimane la possibilità che i diabetici con malattia più severa o che abbiano avuto incidenti multipli siano a maggior rischio.

Fonte: Diabetes Care, 02/99



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