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Azitromicina nella COVID-19

Categoria : infettivologia
Data : 04 aprile 2021
Autore : admin

Intestazione :

Uno studio randomizzato, in aperto, su pazienti ambulatoriali suggerisce che l'azitromicina non riduce i ricoveri nei pazienti con COVID-19, ma ci possono essere delle limitazioni dovute al disegno del trial.



Testo :

La terapia della COVID-19 nei pazienti che non necessitano di ricovero č limitata al trattamento sintomatico dei sintomi (paracetamolo e/o FANS per la febbre e le mialgie, mucolitici per la tosse) oltre al monitoraggio clinico e della saturimetria.

L'azitromicina č un macrolide che ha anche proprietą antivirali e antinfiammatorie ed č stata proposta per i pazienti ambulatoriali a rischio di complicanze.
Per valutare l'efficacia di questa strategia č stato effettuato uno studio randomizzato in aperto nel territorio nel Regno Unito denominato PRINCIPLE.
Sono stati reclutati soggetti di etą >/= 65 anni oppure di etą >/= 50 anni con comorbilitą con sospetta COVID-19 che non necessitavano di ricovero. Dopo randomizzazione sono stati trattati con azitromicina (500 mg al giorno per 3 giorni) e terapia standard.
Gli end-point primari erano rappresentati dal ricovero o dal decesso entro 28 giorni.
Il trial č stato interrotto anticipatamente quando 540 soggetti erano stati randomizzati al gruppo azitromicina e 875 al gruppo terapia standard.
Dei 1388 pazienti arruolati 1233 sono stati sottoposti a tampone molecolare e un risultato positivo si ebbe in 434.
Si č evidenziato che non vi era differenza statisticamente significativa per quanto riguarda i ricoveri tra il gruppo trattato con azitromicina e quello trattato con sola terapia standard: venne ricoverato il 3% dei pazienti del gruppo azitromicina e il 3% del gruppo usual care.
Non si č registrato nessun decesso in entrambi i gruppi. Anche gli outcomes di safety erano simili in entrambi i gruppi.

Gli autori concludono che questi risultati non giustificano l'uso routinario dell'azitromicina per ridurre il rischio di ricovero nei pazienti ambulatoriali.

Va detto che lo studio era in aperto e che solo il 31% dei pazienti era in realtą affetto da COVID-19. Quest'ultimo punto dipende dal disegno dello studio dato che per essere arruolati non era necessario un tampone positivo (in UK il risultato del tampone spesso non era rapidamente disponibile) e rappresenta senza dubbio una limitazione del trial anche se l'analisi dei dati nel sottogruppo di pazienti positivi al tampone conferma i risultati dello studio in toto.

Renato Rossi

Bibliografia

1. PRINCIPLE Trial Collaborative Group. Azithromycin for community treatment of suspected COVID-19 in people at incresead risk of an adverse clinical course in the UK (PRICIPLE): a randomised, controleld, open-label, adaptive platform trial. Lancet 2021 March 4.




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