Il medico che, consapevole che la sua paziente in eta’ fertile desidera una gravidanza, non accerta l’ immunita’ alla rosolia, puo’ essere responsabile dell’ eventuale aborto terapeutico in caso di malattia in gravidanza. ( Cass. 51479/2019)
I risultati degli studi SOLIDARITY e RECOVERY suggeriscono che nessuno dei farmaci più comunemente usati nel trattamento della COVID-19 sembra avere un impatto clinicamente rilevante sulla malattia.