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Omeopatia: finalmente è stata fatta chiarezza |
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Inserito il 24 maggio 2015 da admin. - clinical_queries - segnala a:
Non vi è indicazione all'omeopatia ove siano disponibili cure di provata efficacia.
Da alcuni decenni gruppi di ricercatori hanno preso in esame gli studi prodotti a supporto della omeopatia: la redazione di pillole ha seguito il dibattito internazionale prendendo in esame i vari contributi( 1-8) Alcuni anni or sono il Comitato Scientifico della House of Commons inglese condusse uno studio rigoroso che dimostrò che la omeopatia non era significativamente superiore al placebo in nessuno degli stati morbosi presi in esame. Venne pertanto proposto che il National Health Service non finanziasse più i trattamenti omeopatici (9); questo importante contributo è stato tuttavia ignorato da larga parte dei medici pratici europei. Alcuni mesi orsono il NHMRC australiano (National Health and Medical Research Council) ha reso pubblico la più estesa, approfondita e rigorosa revisione fino ad ora effettuata su tutti gli studi fino ad ora pubblicati sulla omeopatia. (10) La ricerca, disponibile online è davvero imponente; i ricercatori hanno esaminato 1800 contributi: articoli, review, linee guida nonchè informazioni e dati forniti dalle principali associazioni internazionali di omeopatia. Una prima selezione individuò solo 225 studi che prevedevano la comparazione dei pazienti trattati con uno o più gruppi di controllo:questi studi furono esaminati in dettaglio per valutarne la qualità metodologica e la affidabilità dei risultati. In questo delicato lavoro il Council assunse ricercatori indipendenti per garantire una maggiore obiettività; inoltre il lavoro di indagine fu reso pubblico e gli esperti di omeopatia furono invitati ad inviare osservazioni anche critiche e contributi che furono tutti presi in esame dal Comitato. L'indagine si è estesa ad ogni settore della medicina interna ma anche alla neurologia, psichiatria, ginecologia e traumatologia. Le conclusioni del Council sono che tutti gli studi che sembrano dimostrare una superiorità della omeopatia sul placebo hanno seri limiti metodologici (bias) che non li rendono affidabili, generalmente per scarsa numerosità, difetto di campionamento, criteri di confronto tra i gruppi non obiettivi, end point non ben definiti o non chiaramente misurabili. In particolare il Council afferma che in nessuno degli studi metodologicamente corretti esaminati la omeopatia è risultata superiore al placebo e che in nessuno studio ed in nessun settore medico la omeopatia è comparabile ai trattamenti in uso ove questi siano sostenuti da rigorose ricerche scientifiche.
Il Council concluse pertanto che non vi è alcun motivo per ricorrere alla omeopatia in tutti i problemi di salute ove siano presenti trattamenti di provata ancorché a volte limitata efficacia; secondo il Council australiano il ricorso alla omeopatia in questi casi può arrecare danni anche seri alla salute della popolazione.(11)
Conclusioni
Da molti anni si cercano i criteri di valutazione delle terapie omeopatiche. Negli ultimi anni due importanti ricerche, quella del 2010 del Comitato Scientifico della House of Commons inglese e quella imponente del N HMRC australiano pubblicata nel marzo 2015, hanno dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che nelle centinaia di studi esaminati la omeopatia non è mai stata superiore al placebo. Si può dunque con certezza affermare che la omeopatia non dovrebbe essere mai usata in tutte quelle situazioni in cui siano disponibili trattamenti di provata ancorché a volte limitata efficacia. Rimane aperta e disponibile la vasta prateria dei disturbi non definiti ed in particolare delle somatizzazioni : in questi ambiti l' omeopatia ha la medesima indiscussa dignità dei seri trattamenti placebo. Tutti questi trattamenti andrebbero tuttavia prescritti con la consapevolezza che l'effetto placebo è un importantissimo fattore terapeutico che va ben conosciuto ed utilizzato in maniera appropriata come insegnano le importanti ricerche scientifiche effettuate in questo delicato settore.(12) (13)
Riccardo De Gobbi
Bibliografia
1.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=547
2.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1843
3.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=26
4.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2179
5.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=56
6.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4613
7.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5496
8.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5495
9.Kmietowicz Z. NHS should stop funding homoeopathy, MPs say. BMJ 2010;340:c1091.
10.National Health and Medical Research Council. NHMRC information paper and statement: administrative report. Mar 2015.
11.Pakpoor J.; Homeopathy is not an effective treatment for any health condition, report concludes BMJ 2015;350:h1478 doi: 10.1136/bmj.h1478
12.Benedetti F.: L’effetto Placebo Carrocci Ed. Roma 2012
13.De Gobbi R., Fassina R.: Placebo: una risorsa per la medicina pratica? Ricerca & Pratica 2013; 29:38-42
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