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L’ omosessualita’ non consente sempre l’ annullamento del matrimonio
Inserito il 20 febbraio 2022 da admin. - medicina_legale - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Dopo tre anni di matrimonio e figli il riconoscimento di omosessualita’ di un coniuge puo' consentire l’ annullamento ecclesiastico del matrimonio, ma non l’ annullamento civile ( Cass. ordinanza n. 19329/2020)

I fatti:
un marito dichiarava la propria omosessualita’ dopo tre anni di matrimonio, chiedendo quindi l’ annullamento del legame matrimoniale. La Sacra Rota accertava la nullita’ del matrimonio concordatario mentre la Corte di Appello italiana ribadiva che la convivenza prolungata (otto anni, in cui c’era stata la nascita di una figlia) “come coniugi” risulta ostativa alla dichiarazione di efficacia nella Repubblica Italiana delle sentenze definitive del Tribunale ecclesiastico.

L’uomo ricorreva alla Cassazione sostenendo in sostanza che la convivenza triennale puo’ sanare il vizio giuridico solo se conosciuto in anticipo e implicitamente accettato dall’ altro (fattispecie a cui non rientrava il caso in oggetto).
La Corte respingeva il ricorso facendo riferimento ad un orientamento consolidato (n. 16379/2014, nonche’ Corte Costituzionale n. 18 del 1982 e 203 del 1989 e piu’ recentemente l'ordinanza n. 11808/2018) per cui la prolungata convivenza integra una situazione giuridica di "ordine pubblico italiano", caratterizzata da una complessità fattuale strettamente connessa all'esercizio di diritti, adempimento di doveri e assunzione di responsabilità.

Una sentenza delle Sezioni Unite, nel 2014 materia valorizzando il matrimonio rapporto e ritenendo che l'instaurazione della convivenza, intesa come comunione di vita e affectio coniugalis comporta un'accettazione consapevole e volontaria di qualsiasi vizio relativo al matrimonio.

Va specificato che la moglie, in seguito alla scoperta, ha chiesto la separazione dal marito, ma cio’ non e’ paragonabile alla nullita’ del matrimonio.

Non e’ ben chiara, ad un profano come il sottoscritto, la sentenza n. 7923/2020 della Cassazione, che invece, in circostanze molto simili (in cui pero’ l’ omosessualita’ era della moglie) avallava la sentenza di annullamento del Tribunale ecclesiastico.

Daniele Zamperini

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