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Paese che vai… attento alle leggi |
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Inserito il 22 febbraio 2024 da admin. - professione - segnala a:
Un provvedimento riportato dai giornali ci informa che in Svizzera un uomo, trovato in stato di ebbrezza in casa sua, e’ stato privato della patente nell’ ipotesi che potesse mettersi alla guida in tale condizione. I giornali riportano poi che invece, in Italia, la patente e’ stata restituita dal Tribunale ad un utente ubriaco che aveva provocato un incidente stradale alla guida di un monopattino, in quanto non guidava un’autovettura. ( Cass. 48083/2023 )
Primo capitolo: la Svizzera (Il Mattino del 4/2/2024): “A un uomo di 38 anni di Arbon, del cantone Turgovia, risultato ubriaco all’alcol test hanno ritirato la patente. E fin qui nulla di strano se non fosse che il protagonista della storia al momento del controllo si trovava nel salotto della propria abitazione.”
Seguono le motivazioni espresse da giuristi locali: «I giudici hanno ritenuto che i livelli di alcol registrati dalla polizia potessero indicare una certa abitudine all'alcol e quindi eventualmente una dipendenza che escludesse l'idoneità alla guida» … «I dubbi sull’idoneità alla guida possono sorgere anche da situazioni/eventi che non siano necessariamente in relazione con episodi di infrazione stradale»
Secondo capitolo: in Italia Un soggetto alla guida di un monopattino in stato di ebrezza, a seguito della circolazione con tale mezzo su un tratto urbano, aveva provocato un sinistro stradale. Era stato condannato, e alla pena detentiva e pecuniaria la Corte di merito aveva aggiunto la revoca della patente di guida.
L’ imputato ricorreva in Cassazione contro quest’ ultimo provvedimento sostenendo che tale sanzione "non è applicabile a chi si sia posto in stato di ebbrezza alla guida di un veicolo per la cui circolazione non è richiesta alcuna abilitazione, come, per l'appunto, è il monopattino, equiparato al velocipede dall'art. 1, comma 75, L. 27 dicembre 2019, n. 160".
La Cassazione accoglieva il ricorso
In particolare, la Suprema Corte ribadiva il consolidato principio per cui " la sanzione 'amministrativa accessoria della sospensione (o della revoca) della patente di guida, conseguente per legge a illeciti posti in essere con violazione delle norme sulla circolazione stradale, non può essere applicata a colui il quale si sia posto alla guida di veicolo per la cui circolazione non è richiesta alcuna abilitazione" come appunto il monopattino.
Su questa base quindi la Corte ha ribadito che nel caso specifico la revoca della patente non poteva essere disposta in quanto riferita a guida in stato di ebbrezza di un mezzo (monopattino) per la cui guida non è richiesto alcun titolo abilitativo.
La sentenza delle Corti di merito, limitatamente a questo aspetto, veniva direttamente annullata.
Considerazioni personali di un cittadino un po’ … confuso: come mai situazioni simili (le condizioni di ebbrezza) possano comportare, a norma di legge, conseguenze cosi’ diverse?
Eppure e’ proprio cosi’: - Lo svizzero che non ha causato alcun danno e non e’ neppure uscito di casa viene privato della patente nell’ ipotesi di un ipotetico futuro comportamento illecito. -L’ italiano che, circolando ubriaco ha causato un danno, non subisce una analoga sanzione perche’ (per fortuna, viene da dire) era alla guida di un mezzo diverso da una macchina! Funziona cosi’.
Il confronto tra questi episodi ci ricorda quanto sia importante conoscere e rispettare le leggi locali quando ci si trova all’estero. Le cronache riportano infatti episodi di italiani che, tenendo all’ estero comportamenti ritenuti poco gravi in Italia, subiscano invece gravi conseguenze sulla base delle leggi locali.
Adeguarsi alle normative locali è percio’ fondamentale per vari motivi: 1. Evitare sanzioni legali: Come dimostra il caso dello svizzero, anche piccole infrazioni possono avere, sulla base delle norme locali, conseguenze significative. 2. Sicurezza personale: Le leggi (anche quelle stradali) sono progettate per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, e sono tarate in base ai costumi e alla sensibilita’ locale. La mancata conoscenza delle leggi locali non è una scusa valida per evitare sanzioni, e frignare poi sulla cattiveria dei locali puo’ anche apparire puerile. 3. Rispetto per la cultura e la società: Ogni paese ha le proprie regole e norme, spesso basate su tradizioni, valori e necessità specifiche. Ignorarle può essere considerato maleducato o irresponsabile. 4. Non dimentichiamo poi l’ immagine del nostro paese: Quando viaggiamo, rappresentiamo il nostro paese. Comportarsi in modo irresponsabile trasmette una cattiva immagine, per cui e’ infantile, poi, pretendere comprensione e magari sostegno ai nostri concittadini.
E PER I MEDICI? E’ utile sottolineare che, siccome le leggi possono variare da un paese all’altro, i medici devono essere molto attenti ai farmaci portati nella propria farmacia personale in quanto alcuni farmaci legali in Italia potrebbero essere considerati illegali in altre nazioni.
A puro titolo di esempio: -a Singapore i sonniferi, ansiolitici e antidolorifici forti possono essere portati solo con una licenza. -in Indonesia molti farmaci prescrivibili, dalla codeina ai trattamenti per i deficit di attenzione, sono considerati illegali.
Percio’ il medico potrebbe essere fermato alle frontiere o vedersi negato l’ingresso in un paese straniero, multato o addirittura arrestato. In conclusione, quando si viaggia all’estero, è essenziale informarsi sulle leggi e le regolamentazioni locali. Rispettarle non solo evita problemi legali, ma contribuisce anche a un’esperienza di viaggio più piacevole e tranquilla, senza irritanti piagnucolamenti successivi.
Daniele Zamperini
P.S.: mentre scriviamo apprendiamo dai giornali di un episodio simile a quello svizzero, pero' in Italia. Mi chiedo se questa trovata italiana reggera' contro le disposizioni della Cassazione. Ne riparleremo
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