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Lettera all’amico no-vax |
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Inserito il 04 settembre 2024 da admin. - professione - segnala a:
[Breve chiacchierata terra – terra sull’ utilita’ dei vaccini]
Caro amico mi e’ capitato di sentir ripetere recentemente alcune aggressive argomentazioni degli amici no-vax.
Alcune, ho notato, sono basate sul criterio del “senno di poi”, quello di cui “son piene le fosse”, e non meritano considerazione. Altre sono basate sul fraintendimento di parole o concetti non realmente compresi.
Non desidero impegolarmi in minuziose discussioni ideologiche o o tecniche, ne’ di “convertirti”; mi interessa solo presentare alcuni concetti sulla base dei quali uno possa farsi un’ idea veramente consapevole.
Che succede all’ organismo in caso di infezione virale?
Immaginiamo il nostro corpo come un territorio, una Nazione. Come tutte le nazioni esso e’ dotato di Organi diversi e di un Esercito dedicato alla sua Difesa, costituito da anticorpi, strutturato in sezioni diverse da attivarsi a seconda della tipologia dell’ aggressore. Le sue strutture difensive sono basate essenzialmente nella produzione di tali anticorpi specifici.
Il Virus viene ad essere un Invasore, che aggredisce l’ Organismo penetrandolo e conquistando i suoi territori (gli Organi) talvolta distruggendo tutto cio’ che incontra.
L’ Organismo si difende mettendo in modo il suo esercito di anticorpi, che iniziano ad essere prodotti appena viene segnalato l’ ingresso e la tipologia del virus. Ma siccome la produzione e la mobilitazione di tali anticorpi (specifici per ogni virus) richiede un certo tempo, questo tempo viene utilizzato dal virus per diffondersi nell’ organismo producendo il maggior danno possibile, in certi casi fino alla morte.
Come agisce il vaccino?
Mettendo in contatto l’ organismo con una versione “innocua” dell’ invasore prima dell’invasione autentica. Le strutture addette alla produzione di anticorpi cominciano allora a produrne una certa quantita’, mettendosi quindi in condizione di “preallarme”, tale che il virus reale, al suo ingresso nell’ organismo, non lo trova totalmente indifeso ma gia’ parzialmente pronto a reagire in modo tale da bloccare (o almeno a ritardare) la diffusione interna del virus stesso, evitando cosi’ la compromissione di molti organi interni e permettendo, all’ organismo, ove possibile, una difesa completa.
E’ cosi’ ad esempio che il virus del vaiolo, altamente mortale, e’ finito per scomparire, mentre quello della poliomielite e’ stato potentemente ridotto.
Il vaccino non previene il contagio. E’ vero?
E' OVVIO! Da quanto detto sopra si comprende facilmente che nessun vaccino funziona evitando il contagio in quanto non puo’ evitare il contatto col virus e la sua iniziale penetrazione. Ma cosa c’e’ di terribile? Forse cosi’ non assolve la sua successiva funzione protettiva?
Infatti la sua funzione e’ quella di agevolare la reazione dopo l’ attacco, quando il virus penetrato nel corpo viene potentemente contrastato cosi’ da evitarne e limitarne la diffusione nell’ organismo, e quindi arrivando alla guarigione col minimo danno possibile.
Sembra poco?
Inoltre puo’ limitare il contagio indirettamente, diminuendo il numero di persone infette che diffondono il virus alle persone sane.
Il vaccino e’ tuttavia per certi versi analogo ad un farmaco e comporta, al pari di ogni farmaco, la introduzione di elementi estranei nell’ organismo; cio’ (al pari di quanto succede con ogni ogni farmaco) puo’ comportare effetti collaterali piu’ o meno gravi.
Questo e’ il compito delle Autorita’ Sanitarie: non quello di autorizzare solo farmaci del tutto privi di effetti collaterali (non esistono) bensi’ di verificare che tali effetti siano limitati a una percentuale e ad una gravita’ minima possibile. Ma bisogna rendersi conto che non e’ mai possibile eliminarli del tutto.
Le persone comuni inorridiscono a tali affermazioni, ma cio’ perche’ ignorano quanti di tali effetti, a volte gravissimi, si siano verificati con l’uso di farmaci ritenuti “innocui” e che vengono assunti con distratta noncuranza. Non voglio entrare in dettaglio, ma invito caldamente a leggere i “bugiardini” prima dell’ uso.
La mia intenzione, ti assicuro, non e’ quella di “convertirti” (impossibile, per chi abbia assimilato una ideologia) ma solo di “informarti” con un linguaggio semplice e che tutti possano capire (anche se la sua semplicita’ lo esporra’ a facili travisamenti, magari anche in malafede).
Personalmente sono convinto che ciascuno e’ libero di credere cio’ che preferisce, purche’ eviti di coinvolgere gli altri in convizioni personali irrazionali.
Quindi prendi le tue decisioni, ma lascia che noi poveri “stupidi” continuiamo a ritenere dimostrata l' enorme utilita' dei vaccini…
Daniele Zamperini
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