|  
 Fumo e pressione arteriosaCategoria : cardiovascolare
 Data : 26 marzo 2001
 Autore : admin
 
 Intestazione :
 
 
 Testo :
 
 Due articoli pubblicati su Hypertension di febbraio si occupano del rapporto tra fumo, cessazione del fumo e pressione arteriosa.1. Nel primo articolo (Association between smoking and blood pressure), partendo dal dato di fatto che il fumo di sigaretta provoca un aumento acuto della pressione arteriosa, vengono analizzati i dati di tre anni dell’annuale Health Survey for England (1994, 1995 e 1996) per valutare le differenze nella pressione arteriosa di soggetti adulti fumatori e non fumatori. Sono stati selezionati in modo casuale 33.860 soggetti (di cui il 47% uomini) con valori di BMI (Body Mass Index = indice di massa corporea) e pressione arteriosa validi, che sono poi stati stratificati in rapporto all’età (giovani = età dai 16 ai 44 anni; anziani = età dai 45 anni in su), al sesso (uomini e donne) e al fumo (fumatori e non fumatori). Dopo aggiustamento per età, BMI, classe sociale e consumo di alcool, è risultato che i fumatori del gruppo anziani maschi avevano una pressione arteriosa sistolica superiore ai corrispondenti uomini non fumatori. Tale differenza non è stata rilevata nel gruppo di uomini giovani, né in entrambi i gruppi per quanto riguarda la pressione diastolica. Tra le donne, le fumatrici moderate (da 1 a 9 sigarette/die) avevano valori pressioni più bassi rispetto sia alle forti fumatrici che alle non fumatrici. Tra gli uomini, è stato rilevato un rapporto significativo tra BMI e l’associazione fumo/ipertensione. Tra le donne, le differenze nei valori pressori tra non fumatrici e fumatrici moderate erano più marcate in coloro che non bevevano alcolici.
 Questi dati dimostrano che un eventuale effetto cronico indipendente del fumo sulla pressione arteriosa è di piccola entità. Le differenze tra uomini e donne sono verosimilmente dovute a complesse interrelazioni tra fumo, consumo di alcool e BMI.
 2. Il secondo articolo (Effects of smoking cessation on changes in blood pressure and incidence of hypertension), studia gli effetti della cessazione del fumo sulla pressione arteriosa e sull’incidenza dell’ipertensione, con un follow-up di 4 anni. Sono stati valutati 8170 uomini in buona salute impiegati presso una compagnia manifatturiera siderurgica, che avevano fatto la visita medica di controllo presso la compagnia nel 1994 e di nuovo nel 1998. Le variabili considerate sono state: età al momento dell’arruolamento, BMI, fumo di sigarette, consumo di alcool, esercizio fisico, familiarità per ipertensione, pressione arteriosa sistolica e diastolica, e variazioni nel BMI e nel consumo di alcool durante il periodo di follow-up. Risultati. I rischi relativi (aggiustati) di ipertensione nei soggetti che avevano smesso di fumare da < 1 anno, da 1 a 3 anni, e da > 3 anni sono stati rispettivamente di 0.6 (IC 95% = 0.2 – 1.9), 1.5 (IC 95% 0.8 – 2.8) e 3.5 (IC 95% 1.7 – 7.4), in confronto ai soggetti tuttora fumatori. Non si sono osservate differenze nell’aumento del rischio di ipertensione tra soggetti che erano o non erano aumentati di peso dopo aver smesso di fumare. Si è osservato un incremento progressivo della pressione arteriosa parallelo al prolungarsi della cessazione del fumo negli uomini. Al momento attuale il meccanismo eziopatogenetico è sconosciuto e deve essere chiarito. Conclusioni. La cessazione del fumo può dar luogo ad un aumento della pressione arteriosa.
 Commento un po’ qualunquistico e nostalgico del recensore (ex-fumatore da oltre vent’anni, in discreto sovrappeso, cultore del buon vino e della buona cucina): vuoi vedere che il fumo ha degli effetti benefici?
 Hypertension, febbraio 2001
 
 
 |