 West Nile Virus
Categoria : infettivologia
Data : 03 agosto 2025
Autore : admin
Intestazione :
Una breve sintesi su un'infezione virale ormai endemica anche in Italia.
Testo :
Il West Nile Virus (WNV) è un arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae diffuso ormai anche nei Paesi europei, Italia inclusa. Endemico in alcune regioni del Nord (soprattutto Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia), il virus è trasmesso da zanzare del genere Culex e ha come serbatoi uccelli selvatici. I casi umani si registrano tipicamente nei mesi estivi-autunnali, con un picco tra luglio e settembre.
Nel 2024, l’Italia ha segnalato oltre 180 casi confermati, con una prevalenza delle forme neuro-invasive in soggetti anziani e/o immunocompromessi. Il trend è in crescita rispetto agli anni precedenti, complice l’aumento delle temperature e la maggiore diffusione dei vettori.
Clinica
L’infezione da WNV è asintomatica nell’80% dei casi. Nei pazienti sintomatici, si presenta con febbre, mialgie, cefalea, astenia, rash cutaneo. Circa l’1% evolve in forme neuro-invasive: meningite, encefalite, o poliomielite acuta flaccida. Queste forme hanno un decorso severo, con letalità fino al 10% nei soggetti più fragili.
Diagnosi
La diagnosi si basa sulla sierologia (IgM anti-WNV nel siero o nel liquor), da confermare con PCR in alcuni casi. I test devono essere richiesti nei pazienti con sintomi neurologici acuti in aree endemiche, specialmente nei mesi estivi.
Terapia
Non esistono terapie antivirali specifiche. Il trattamento è sintomatico e di supporto, soprattutto nei casi neuroinvasivi che richiedono spesso cure intensive. Importante è il monitoraggio delle complicanze neurologiche a lungo termine.
Prevenzione
Il WNV è soggetto a sorveglianza veterinaria e umana. La notifica dei casi umani è obbligatoria. La prevenzione si basa sul controllo dei vettori (disinfestazioni locali) e sulle misure personali: uso di repellenti, zanzariere, indumenti protettivi. La sospensione delle donazioni di sangue e organi nelle zone colpite è un’altra misura chiave per evitare la trasmissione iatrogena.
Renato Rossi
Bibliografia
http://www.epicentro.iss.it/westnile/bollettino
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