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La qualità in medicina
Inserito il 25 gennaio 2006 alle 15:59:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Si parla molto oggi di qualità nella erogazione delle cure sanitarie e di come essa possa essere misurata. Ma spesso si ha quasi l'impressione di aver a che fare con qualcosa di imprendibile, una specie di araba fenice, uccello favolistico capace di risorgere dalla sue ceneri, che tutti giuravano esistere ma dove fosse nessuno sapeva dire. In questo dibattito sulla qualità in medicina appare sempre più evidente quanto sia difficile persino definire cosa s'intenda, da cui la difficoltà di misurarla in qualche modo. Probabilmente questo dipende dal fatto che la qualità, ammesso che la si possa in qualche maniera individuare, è fatta di tante cose insieme.

Ressa:
Oddio, non cominciare a farmi quei discorsi, che spesso si sentono, in cui non si arriva mai ad una conclusione, e dai quali esci stremato perché hai sempre meno certezze e sempre più dubbi.

Rossi:
Calmati, passo al concreto.
Se domandiamo ad un Direttore Generale di ASL cosa intende per qualità è probabile che ci risponda che essa passa, principalmente, attraverso il risparmio economico. Non è così, tuttavia una parte di verità c'è perché, dato che le risorse non sono infinite, una valutazione anche dell'impatto economico delle prescrizioni, farmaceutiche e non, è d'obbligo. Crediamo che tutti condividano che bisogna prescrivere in obbedienza al principio che non vale la pena di usare un trattamento costoso se ve n'è un altro di pari efficacia meno costoso (fatti salvi tutti i casi particolari di non tolleranza, controindicazioni, ecc.)
Se domandiamo ai pazienti cosa intendono per qualità diranno probabilmente che il medico di qualità è quello che si dimostra disponibile, attento, che sa instaurare un rapporto di un certo tipo, che non sbaglia la diagnosi, ecc. Magari qualcuno dirà anche che è quel medico un pò di manica larga quando deve dare i giorni di malattia, o quello che non fa pagare i certificati o quello non troppo fiscale con le note. Il paziente che revoca un medico perché non ha avuto una visita domiciliare quando soffriva di un' ennesima lombosciatalgia, nota nella sua storia clinica da anni, dirà che non ha ricevuto un'assistenza di qualità mentre di parere opposto sarà il medico che magari l'aveva visto il giorno prima o che lo conosceva molto bene e non aveva giudicato necessaria la visita per una miriadi di validi motivi.
 
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