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Quegli inutili ormoni sessuali
Inserito il 11 febbraio 2006 alle 10:27:00 da G. Ressa. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Alla fine la paziente, che ha anche sentito qualcosa in televisione o letto qualche giornale della salute, sospende gli estroprogestinici; dopo pochi mesi però riferisce di sentirsi fiacca e di accusare una aumentata caduta dei capelli (stiamo in ottobre).
Falchetto le dice che questo potrebbe essere dovuto alla sospensione degli ormoni e all’autunno (all’esame obiettivo nessuna chiazza alopecica) ma la invita a tenere duro perché “i sintomi passeranno in pochi mesi quando l’organismo si sarà abituato alla mancanza di ormoni”.
La paziente si reca di nuovo nei suoi soliti Centri dove i colleghi Cretinetti affermano che ha fatto molto male a sospendere la terapia sostitutiva e consigliano di riprenderla, a prova di questo adducono la rilevazione di valori aumentati sia della pressione arteriosa sia del colesterolo e quindi “non ci sono dubbi in proposito”.
La paziente torna alla carica, Falchetto è in grossa difficoltà, si mangia la lingua e pensa tra sé e sé che ha fatto malissimo a sollevare il problema, magari in questo caso la terapia ormonale era giusta.
Ha davanti a sé una donna chiaramente infastidita dagli avvenimenti che continua a lamentarsi, dice che da quando ha sospeso gli ormoni “mi sono scombinata tutta, mi sento una vecchia di 100 anni, sono ingrassata 5 chili e tra un po’ rimarrò senza capelli, il colesterolo si è alzato e sicuramente mi dovrò rioperare alle carotidi perché le placche torneranno, la pressione è di nuovo alta e mi giocherò anche l’unico rene che mi rimane”.
La paziente si toglie la giacca del tailleur e continua il profluvio di parole “e poi, dottore, dovrò anche ritirarmi da quel poco di lavoro che ancora faccio perché la mano di notte ha ricominciato a formicolare”.
Falchetto è a terra, si sente perso e riprescrive gli estroprogestinici, la paziente continua a parlare senza freno, tanto che le va di traverso la saliva e ha alcuni colpi di tosse.
Falchetto alza gli occhi sconsolato e la guarda, all’improvviso nota qualcosa e gli si accende una lampadina, le sinapsi bollono, il cervello riesamina tutta la storia e correla i dati.
Chiede alla paziente di mettersi seduta sul lettino, la visita, trova quello che gli è parso di intuire osservandola, fa eseguire altre analisi del sangue ed un esame strumentale che confermano i suoi sospetti, correggendo farmacologicamente la patologia tutta la sindrome è scomparsa.
Epilogo: Falchetto pensa che l’osservazione attenta del paziente gli ha fatto fare una diagnosi che però poteva essere formulata già da tempo.
*
Diagnosi: gozzo con IPOTIROIDISMO

 
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